In una valle remota, lontana, che si raggiunge solo attraverso sentieri difficili, poco segnati, erti, stretti, c’è un bosco fitto, inaccessibile. Rovi, rami intricati, arbusti e cespugli rendono l’accesso oltremodo difficoltoso. In mezzo a questo bosco, dopo aver attraversato a fatica una grande estensione di foresta, proprio nel centro, c’è una grande radura, un prato di erba smeraldina, soffice, di un bel verde lucente punteggiato di fiori di campo. Al centro di questa radura segreta c’è un piccolo lago di acqua cristallina, azzurra come il cielo, calma e fresca.
Non berla quest’acqua, conduce alla pazzia. Non cercarlo questo lago di dannazione, non saresti capace di resistere alla tentazione di suggere quell’acqua chiara e invitante. Permetteresti alla follia di impadronirsi della tua mente.
E’ il lago della conoscenza, saprai tutto ciò che si può sapere e questo ti farà perdere il senno, conoscerai la data della tua morte e ciò non ti farà più vivere.